paura
Cantico delle paure
Lavatevi la mani
ma andate scalzi
e baciate la terra ferita.
Starnutite nel gomito
ma leccate le lacrime di chi piange.
Non viaggiate a vanvera
ora è tempo di stare fermi nel mondo
per muoversi in noi stessi
dentro gli spazi sottili
del sacro e l’ umano.
Indossate pure le mascherine
ma fatene la cattedrale del vostro respiro,
del respiro del cosmo.
Ascoltate pure il telegiornale
che finalmente parla di noi
e del più grande miracolo
mai capitato:
siamo vivi
e non ci rallegra morire.
Per ogni nuovo contagio
accarezza un cane
pianta un fiore
raccogli una cicca da terra,
chiama un amico che ti manca
narra una fiaba a un bambino.
Ora che tutti contano i morti tu conta i vivi,
e vivi per contare,
concedi solo l’ ultimo istante alla morte
ma fino ad allora vivi all’ infinito
consacrati all’ eterno.
Andrea Melis