Mese: giugno 2018

Il Simbolo

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IL SIMBOLO  di Alessandra Dechigi
Sedute al tavolino di un bar anonimo, Porzia ed io parliamo animatamente.
L’organizzazione della Giornata Internazionale dello Yoga prende forma.
Le cose da fare sono tantissime.
Scrivo una lista.
La mia razionalità schematica mi offre regole sicure.
Il foglio si riempie.
Poi arrivano i caffè. Pausa.
Come tutte le amiche ci concediamo un po’ di follia e cominciamo a fantasticare, a scambiarci le sensazioni che ci regala questo impegno. Lo yoga al centro, al di là della pratica, al di là della forma. Le emozioni affiorano come un torrente impetuoso e nasce così, quasi per gioco, la voglia di poter riunire TUTTI nell’entusiasmo esplosivo del nostro momento ed ecco l’idea! Un nastro arancio da portare legato al polso: un simbolo.
Ho scelto con cura il nastro adatto: liscio, piacevole, allegro, sostenuto.
L’ho tagliato!
“Il mondo dei simboli è il mondo della vita. La vita lavora con i simboli e si manifesta tramite loro: ogni oggetto è un simbolo che contiene la vita.” dice Omraam Mikael Aivanhov.
Il simbolo non ha bisogno di ragione. In esso è racchiuso uno sfondo metafisico che presuppone segrete affinità, quasi una mistica contemplazione reciproca, tra il mondo visibile e il divino invisibile.
Marie-Madeleine Daiy diceva che “il simbolo crea un rapporto fra la sorgente originale dell’uomo e la sua finalità.”

Il simbolo è il filo d’oro che unisce la nostra realtà a quella iperuranica: il tempo all’eternità.

Il 21 giugno arrivo in Piazza del Campidoglio con il mio nastro arancio legato al polso. Via via che vedo gli amici, gli insegnanti e gli allievi, distribuisco il mio entusiasmo di esserci, legando un nastro arancio al polso di ognuno.
Questo gesto diventa “contagioso” e tutti vogliono un nastro arancio e… solo alcuni ne chiedono il significato. Stupiti e orgogliosi anche loro legano nastri arancio al polso dei presenti.
È bellissimo. In un attimo la Piazza è unita da un lunghissimo nastro arancio!
Anche l’Ambasciatrice Indiana,con emozionata gratitudine, accetta di essere “unita” attraverso quel nastro  allo spirito dello Yoga che si impossessa della Piazza e trasporta il suo messaggio in alto,sostenuto dal Ponentino.
Ci riconosciamo nelle nostre diversità. Pratichiamo insieme con una sola anima. È fantastico.
               Grazie a tutti       Alessandra Dechigi
“Per riuscire a capire la vita, bisogna lavorare con i simboli e, inversamente, per scoprire i simboli e comprendere tutto ciò che essi contengono, bisogna vivere la vita.”
                            O. M. Aivanhov

Lo Yoga è Donna

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LO YOGA E’ DONNA: di Alessandra Dechigi

“Là dove le donne vengono rispettate, dimorano gli dei. Là dove sono disprezzate, tutte le azioni si vanificano.”  – M.S. III, 55 –

Stiamo celebrando il quarto anno dello Yoga Day – IYD –

Domenica 17 giugno abbiamo praticato insieme sulla terrazza arroventata e nella molto più fresca sala delle conferenze messe a disposizione dall’Ambasciata dell’India a Roma.

L’organizzazione di questo evento di preparazione a quello del 21 giugno è iniziato circa un mese fa.

Ripercorrendo le fasi e i dettagli, sorrido e penso alla perfezione dell’energia che, se riconosciuta e assecondata, lega le nostre intuizioni alle nostre azioni.

Quest’anno l’evento che abbiamo proposto ha aperto le celebrazioni della settimana dello yoga, lo scorso anno è stato quello conclusivo e, come “attivista” del concetto -il caso non esiste- non mi è sfuggita l’osservazione!

L’energia che ha sostenuto l’evento di quest’anno, il quarto, è stata uniforme, consapevole e solida

 

come la forma che evoca, il quadrato. Mi viene in mente il primo chakra, la radice, la

base solida sulla quale poter costruire. Eravamo consapevoli, ordinati, uniformi e stabili.

E’ stato subito chiaro e indiscutibile che quest’anno chi avrebbe condotto le pratiche sarebbero stati due colleghi, uomini che senza esitazione hanno accettato generosamente.

Poi si è radunato il gruppo dei colleghi-collaboratori, assistenti, fotografi e, guarda caso….tutte donne. Questa separazione inclusiva mi ha affascinato. Si è formato un bel gruppo compatto e spumeggiante, pronto al confronto, solidale, interattivo ed ironico, molto serio ma mai serioso!

Arriviamo da ogni parte della città valicandone il confine esterno congestionato dal traffico del rientro dalla domenica “fuori porta”, al cuore deserto e sonnolento di una Roma afosa e distratta dalle telecronache dei mondiali di calcio.

E’ bello ritrovarsi sorridenti, insieme “nello yoga”.

Il pubblico comincia ad affluire e anche quest’anno sono tanti quelli che hanno scelto di accettare il nostro invito e condividere l’esperienza.

Arrivano sudati, già esausti dai chilometri percorsi, tutti ordinati ed entusiasti di esserci.

Si prende posto, si pratica, si suda, si partecipa, ci si aiuta, ci si ringrazia, si sorride, ci si abbraccia ci si saluta e….siamo tutte donne a parte i due conduttori delle pratiche e i sette uomini che si sono uniti al gruppo di 150 partecipanti.

“Divertente” penso. Decido che una volta a casa avrei cercato nel “mare nostrum” del web una risposta a questo fenomeno.

Come sempre trovo poco e come sempre, mi ritrovo a scartabellare nella libreria del mio studio. Sicuramente c’è una risposta da qualche parte! E trovo….

“Yoga: sostantivo sanscrito maschile”. -wikipedia-

Maschile in quasi tutte le lingue tranne che in spagnolo che è femminile….(anche il sole è maschile in tutte le lingue tranne che in tedesco che è femminile!)

“Fino a 40 anni fa lo yoga è stato appannaggio quasi esclusivo degli uomini che lo hanno praticato e diffuso. Ora la situazione si è capovolta” -M.Eliade-

E poi…

“La natura voleva che fosse la donna il suo capolavoro” -J.Ruskin-

“Lo yoga richiede molta elasticità e in questo il corpo delle donne è adatto allo scopo.” -B.K.S. Iyengar-

“Lo yoga è benefico sia per gli uomini che per le donne, ma le donne hanno bisogno dello yoga poiché le responsabilità che la natura ha loro imposto sono maggiori.” -G.S.Iyengar-

Risulta naturale per le donne partire dalla propria fisicità per trovarci dentro un linguaggio molto più profondo e simbolico. La vita è un miscuglio di felicità e infelicità, lo yoga è in grado di affrontare gioia e dolore con equanimità. Mi chiedo: “Questo le donne non lo sanno già da sempre?”

Impegniamoci nello yoga per imparare ed insegnare a “partorire” una coscienza nuova.

Alessandra Dechigi

 

 

INTERNATIONAL YOGA DAY 21 giugno 2018

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO YOGA

Giunta alla sua quarta edizione, la giornata internazionale dello yoga verrà celebrata a Roma

giovedì 21 giugno

in

Piazza del Campidoglio con una lezione aperta che inizierà alle ore 18.30.

La Federazione Italiana Yoga sarà presente con un nutrito gruppo di insegnanti certificati, pronti ad accogliere tutti i praticanti interessati a condividere l’entusiasmo di esserci anche quest’anno.

La lezione sarà condotta dai rappresentanti delle associazioni parteciparti sulla base di un Protocollo Comune messo a punto dai più esperti rappresentanti dello yoga.

Per chiunque voglia “esercitarsi” ed essere pronto per praticare insieme con una consapevolezza nuova, mettiamo disposizione in coda alla pagina  il video della pratica ufficiale CYP

e

il libro diffuso dall’AYUSH in formato PDF che saremo lieti di inviare gratuitamente a tutti coloro che ce lo richiederanno scrivendo a yogaroma@yogaroma.it.

Saremo in tantissimi e sarà fantastico!

Di seguito il video della pratica ufficiale CYP :

Settimana dello Yoga

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Anche quest’anno la FIY è uno dei partner dell’Ambasciata Dell’ India a Roma per le celebrazioni della settimana dello yoga.

Domenica 17 giugno alle ore 18.30 presso i locali dell’Ambasciata Dell’ India a Roma, in ‘ via XX Settembre 5, si terrà una lezione aperta dal titolo:

ASPETTANDO IL SOLSTIZIO D’ESTATE: “Surya Namaskar” quale migliore pratica per entrare profondamente in contatto con l’energia del sole?

Conducono la pratica gli Insegnanti :

Massimo Olivieri e Oreste Gallone.

Per l’ organizzazione e la coordinazione dell’ evento:

 Alessandra Dechigi  e  Porzia Maria Favale

A tutti coloro che desiderano partecipare chiediamo di inviare:

  nome, cognome, telefono e e-mail scrivendo a

yogaroma@yogaroma.it.

L’ingresso in Ambasciata è consentito esclusivamente a coloro che avranno inviato la richiesta e che compariranno sugli

elenchi che saranno inviati direttamente agli insegnanti federali responsabili dell’evento.

Ricordiamo che la partecipazione alla lezione sarà per i primi 200 iscritti che si presenteranno puntuali all’ appuntamento.

Vi aspettiamo numerosi!

Om