Giochi di Luce
La fragile provvisorietà della vita umana, la sua piccolezza in rapporto
all’infinito di cui fa parte è stata paragonata al risplendere istantaneo di un’onda nell’oceano.
Per un attimo sale dalla sua base d’acqua, prende forma, brilla al sole, si individua:
eccomi, eccomi….sono io… la piccola onda….. e mentre così dice
viene riassorbita nel mare da cui era appena emersa.
Non ci sono innumerevoli onde separate l’una dalle altre.
C’è solo l’oceano che palpita e si muove al soffio del vento.
In un pomeriggio caldo di presagio d’estate, una lama di sole filtrava
dalle persiane chiuse in cerca di un pò d’ombra.
In quella stanza stavo facendo non so più che, e c’era un gran silenzio.
Ad un tratto l’attenzione e lo sguardo sono stati catturati da uno spettacolo magico.
Era un movimento continuo, veloce e finissimo: vedevo un cono luminoso in cui
granellini di polvere in sospensione danzavano nell’aria…
la parte centrale era attraversata dal raggio di sole e,
quando i granellini intercettavano la luce, brillavano come minuscole stelle, rivestendosi di splendore…
Poi, così come dall’ombra erano entrati nella luce sfolgorante, ne uscivano diventando di nuovo invisibili.
Dov’erano finiti? E la loro gloria di un attimo?
La Luce di cui ci rivestiamo non è nostra, è frutto dell’incontro tra un corpo opaco e il
raggio di sole che lo illumina. Entriamo nel raggio, brilliamo e ne usciamo:
quell’ attimo sospeso tra l’entrare e l’uscire lo chiamiamo VITA.
Polvere in cerca di Luce.
Gioia Croci