Alla ricerca delle risposte…
Anni fa mi trovavo nella mia libreria preferita, spiluccavo tra gli scaffali, libri conosciuti e libri inediti, cercando come al solito di farmi guidare dall’istinto, qualcuno lo chiama spirito guida, qualcuno angelo custode, comunque lo si chiami, aspettavo che guidasse come al solito i miei passi e la mia mano, verso qualcosa che assomigliasse a delle…risposte. Cercavo risposte nel mondo in cui vivevo, percorrendo con la lettura, sentieri battuti da chi prima di me, era stato un “cercatore di risposte”.
La realtà della risposta tuttavia non è univoca, ma filtrata attraverso l’ esperienza unica , che caratterizza ciascun essere umano. La “risposta” non è fatta di parole e neanche di pensiero, la risposta arriva con l’ “esperienza” diretta.
I nostri pensieri sono solo prodotti di informazioni ricevute attraverso svariati mezzi, ogni pensiero che formuliamo, fa parte infatti, di una sorta di database collettivo. A riprova di quanto detto, basta provare ad immaginarsi vivere in un epoca più lontana…
All’ epoca dei nostri bisnonni, sarebbe stato impossibile formulare un pensiero del tipo: “Andrò a Venezia con un volo Easy Jet”. Infatti nel mondo conosciuto di allora, non esisteva nulla che fosse riconducibile a questo pensiero o intenzione.
I pensieri quindi, sono solo “informazioni” riadattate in forma di pensiero, tuttavia a questa regola esiste un’ eccezione : “i pensieri originali”, quelli che una volta formulati danno il via alla creazione di nuove realtà, pensieri che però in realtà, sono dei veri e propri“balzi quantici” o salti istantanei da una dimensione ad un’ altra.
Sembra quasi che stia parlando di una magia, ma se questa è la parola giusta per definire un “balzo quantico” o un “pensiero originale” , allora si, è una “magia”.
Tutti sappiamo cos’è un atomo, così reciterebbe un qualsiasi libro di scuola:
“un nucleo composto da protoni e neutroni, circondato da elettroni, posizionati su orbite fisse”.
Immaginate comunque l’ atomo come un pianeta, circondato da pianeti più piccoli che gli ruotano intorno, percorrendo ognuno la sua orbita. Nel caso dell’ atomo tuttavia, può capitare che un elettrone cambi tale orbita: se assorbe energia può “saltare” su un’ orbita più elevata, mentre se la cede “scende” su una più bassa. Fin qui sembra tutto scientificamente regolare. Quella che in genere non viene data come informazione scientifica, da chi spiega “l’ atomo”, è che, quando un elettrone cambia orbita, non si muove attraverso lo spazio per arrivare nella sua nuova destinazione, d’improvviso, da un’orbita si ritrova su un’ altra, senza percorrere materialmente lo spazio che separa le due posizioni, iniziale e finale. Questo è il “balzo quantico” , un balzo al di fuori del tempo e dello spazio, un balzo che può fare anche la nostra mente, ma che non ha nessuna spiegazione scientifica.
Lo Yoga è sicuramente un “mezzo” che guida con sicurezza alla ricerca dell’ esperienza della “risposta” , ma non bisogna pensare mai che chi ce lo insegna sia un maestro di vita, assicuriamoci che sia un ottimo insegnante di yoga e che sappia insegnare le tecniche nel modo migliore, Il resto lo si vive attraverso l’ esperienza diretta. Lo yoga parte dal corpo per arrivare alla mente e come molte altre tecniche, corporee, ritmiche, musicali, utilizzate nel corso dei millenni, dai saggi, dagli sciamani, dei popoli di tutto il mondo, stimola una conoscenza profonda e benefica del corpo, superiore a tutte le conoscenze astratte della mente. Attraverso le tecniche corporee imparate correttamente, si arriva ad acquietare la mente e la meravigliosa sensazione di benessere che si prova, ci guida dall’ interno alla scoperta della nostra anima. Oriana Natali Luglio 2010